Di nuovo sugli attacchi alla libera fruizione delle ferie

Pare in giro ci siano Responsabili “più dirigisti della direzione” che stanno imponendo di non passare le prossime vacanze con “più di 10 giorni di ferie residui”. L’attacco alle ferie è iniziato la scorsa primavera e si è manifestato sotto le spoglie di un “foglio excel” di programmazione ferie, con la minaccia di ferie attribuite d’ufficio dal Responsabile. Ne abbiamo ampiamente scritto (cfr. comunicato del 19.04.2022 e comunicato del 26.04.2022).

L’attacco sta dunque continuando, ma in modo sottile e sotterraneo. Si muove a tenaglia con l’altro attacco che l’amministrazione sta tentando di sferrare: quello ai “recuperi straordinari”, che sarà condotto sfruttando al massimo la gerarchia. Dall’alto si demanda ai responsabili, e da parte loro i responsabili interpretano il loro ruolo rivelandosi persino più rigidi di quanto richiesto dall’alto. Così si ottiene il massimo senza neppure doverlo imporre apertamente.

Vogliamo quindi ricordare a tutti/e, e soprattutto ai troppo solerti, che da contratto ogni lavoratore/trice ha diritto a procrastinare due settimane (10 gg) di ferie ai 18 mesi successivi.

Il che significa che entro metà del 2023 dovranno essere esauriti eventuali (max) 10 giorni residui del 2021; ed entro metà del 2024 dovranno essere esauriti eventuali (max) 10 giorni assegnati nel 2022.

Il gestionale attuale non consente di scegliere da quale voce prendere le ferie: prima si esauriscono quelle precedenti, poi si possono prendere le attuali. Dovendo fare così, non si possono “amministrare” le proprie ferie nel modo migliore (per es. tenendone 10 del 2021 e 10 del 2022): pretendendo Presenzeweb di farci esaurire prima le “vecchie”, finiscono per residuare solo quelle “nuove” (2022). Ma come detto, per contratto, abbiamo diritto di portarcene dietro una quota (10 giorni) persino per 18 mesi.

Come fare quindi a ristabilire la correttezza contrattuale? Lo dice la DG nel suo comunicato del 21 aprile:

“In merito alla distinzione tra ferie degli anni precedenti e ferie dell’anno corrente, in attesa di un aggiornamento degli applicativi che renda più precisa la gestione dei relativi dati, si evidenzia che l’imputazione dei giorni di ferie residui avverrà, a prescindere dalle indicazioni fornite da Presenze Web, con le modalità più favorevoli al dipendente, al fine di massimizzare il numero di giorni riportabili al presente anno.”

L’interpretazione è assolutamente univoca: fino a quando Presenzeweb non consentirà di prendere le ferie scegliendo consapevolmente tra anno corrente e anni precedenti, il numero di ferie dell’anno corrente (2022) travasabili al 2023 è venti!