Care colleghe, cari colleghi,
da qualche giorno, dopo lunghe attese e rinvii, il nostro datore di lavoro ha individuato un nuovo strumento per raccogliere le richieste di mobilità volontaria interna (cfr. link a FormsOnLine).
Questo risponde solo parzialmente alle esigenze di noi lavoratrici e lavoratori in quanto dà esclusivamente nuova operatività alle linee guida attualmente vigenti che abbiamo citato nel nostro ultimo comunicato, che prevedono la possibilità di fare domanda in qualsiasi momento. La mera disponibilità dell’applicativo che consente ora l’inoltro delle domande non risolve infatti le problematiche da tempo evidenziate, anzi, rischia di essere un guscio vuoto.
CUB segnala da tempo che in materia di mobilità è necessario aprire una discussione più ampia in un tavolo di lavoro dedicato all’aggiornamento delle linee guida, affinché sia individuato un metodo che metta in trasparenza i posti disponibili e sia dato un riscontro puntuale alle istanze di colleghe e colleghi.
Purtroppo, a oggi, l’istituto della mobilità non è visto come strumento di valorizzazione delle competenze ma è spesso utilizzato come via di fuga verso un luogo sicuro al riparo da problemi che nulla hanno a che vedere con le/i singole/i dipendenti che fanno domanda, ma che sono frutto di disagi indotti dall’organizzazione del lavoro e da specifici contesti (ruoli unici, co-assegnazioni, sovraesposizione alle richieste degli utenti e alle illegittime pressioni di alcune/i docenti…).
In questi casi, che purtroppo sappiamo essere numericamente non trascurabili, il Datore di lavoro deve farsi carico dei problemi organizzativi e può essere sollecitato anche tramite i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza.
Come CUB siamo a rinnovare la nostra richiesta al Magnifico Rettore che in campagna elettorale si era dichiarato favorevole a rivedere l’istituto della mobilità e le modalità che portano alla programmazione dei fabbisogni (cfr. le risposte alle nostre domande in chiave comparata).
Individuare con maggior chiarezza e rendere note le esigenze che, in termini di fabbisogni di personale, stanno alla base del PIAO, oltre a essere un’istanza della quale CUB si fa portatrice da tanti anni, rappresenta ora un adempimento richiesto dal legislatore tramite le nuove norme in materia di reclutamento.
Una maggior predeterminazione del riparto di punto organico è funzionale anche a favorire processi di mobilità trasparenti e periodici.