All’esito della procedura attivata con riferimento ai fondi stanziati con il Contratto Integrativo 2021 mancano almeno 100 passaggi PEO.

Ulteriori 100 passaggi che avrebbero dovuto essere garantiti sulla base del CCNL erano andati persi con la pubblicazione della graduatoria 2020.

Il contratto, validato dal CdA del 21 giugno dall’Amministrazione Ubertini/Degli Esposti, a pochi giorni dall’elezione del nuovo Rettore, dopo la solita FINTA trattativa, era stato sottoscritto dai soli rappresentati CISL e UIL, senza alcuna delibera da parte della RSU e senza approvazione tramite referendum dei lavoratori.

PER NOI: Se la Dirigenza (Direttore generale, Dirigente Apos e Dirigente delegato alle Relazioni sindacali) avesse profuso nelle PEO anche solo un millesimo dell’impegno speso per scontentare il personale tra LAE, Telelavoro (flash e non) e altre “regole” campate in aria e cambiate in corso d’opera alla bisogna, probabilmente l’attribuzione sarebbe già avvenuta per tutti, anziché per una sparuta minoranza come avvenuto nelle prime 2 tornate.

Il merito di essere addirittura riusciti a peggiorare una cosa nata male (e con ritardo) va soprattutto ai sindacati confederali da sempre imbelli quando c’è da promuovere qualche soluzione vantaggiosa per il personale T/A.

Queste PEO sono uno scandalo, una vergogna. Questi gli esiti:

categoria B, solo 34 progressioni su 201 dipendenti aventi diritto

categoria C, solo 200 progressioni su 1.043 dipendenti aventi diritto

categoria D, solo 103 progressioni su 725 dipendenti aventi diritto

categoria EP, solo 15 progressioni su 143 dipendenti aventi diritto

DI QUESTO PASSO, COME ABBIAMO SEMPRE DETTO, CI VORRANNO ANCORA 8/10 ANNI PER FARE TUTTI UNO SCATTO. PER CHI RESTA.

PER COLORO CHE STANNO ANDANDO IN PENSIONE A PARTIRE DAL 2016, TUTTI CON 10/15 ANNI DI ANZIANITÀ DI POSIZIONE, ORMAI NON C’È SPERANZA.

E NON È TUTTO. PROBABILMENTE IL FUTURO CONTRATTO NAZIONALE CAMBIERÀ LE REGOLE PER LE PEO, MAGARI ABOLENDOLE O LIMITANDO I REQUISITI.

PER EVITARE QUESTO ULTERIORE DANNO, E PER UNA EVIDENTE QUESTIONE DI EQUITÀ, PROPONIAMO CALDAMENTE AI SOLITI SINDACATI FIRMATARI DI OTTENERE IN SEDE DI PRIMA APPLICAZIONE DEL NUOVO CONTRATTO NAZIONALE UNA TORNATA PEO DI DIRITTO A FAVORE DI TUTTI I DIPENDENTI DEL COMPARTO UNIVERSITÀ CHE DAL 2007 NON L’HANNO ANCORA CONSEGUITA.