Care Colleghe, Care Colleghi,

come ricorderete, pochi giorni prima delle votazioni RSU alcune sigle sindacali avevano annunciato importanti e imminenti cambiamenti riguardanti il lavoro da remoto in Ateneo.

CUB da subito aveva sottolineato che le dichiarazioni messe a verbale non potevano essere immediatamente operative (sul punto il nostro comunicato del 29.03.2022)

Ora che forse la totalità (o gran parte) degli interessati potranno accedere al telelavoro possiamo confermare che i lavori di inizio 2022 non hanno portato ad alcuna modifica nella disciplina del telelavoro in Ateneo.

Continuerà ad essere vigente per tutto il 2022 l’Accordo sottoscritto da CGIL e CISL, con tutte le criticità che da esso derivano (già evidenziate nel nostro comunicato del 25.05.2021) Sul tema dei due giorni da ultimo consulta il comunicato del 29.11.2021

ATTENZIONE: diversamente dal precedente regime di disciplina, ora tutti coloro che hanno un contatto in scadenza entro il 2022 (prima del 31/12) DEVONO presentare una nuova domanda di telelavoro per poter procedere in continuità.

ALTRA NOVITÀ

Il Cda ha provveduto all’aggiornamento della parte economica, senza alcun passaggio ai tavoli sindacali. E questo aggiornamento basa il calcolo dei rimborsi sul costo medio di riferimento in Ateneo.
Secondo noi per il rimborso utenze si dovrebbe tenere come parametro i costi medi di gas e luce comunicati per il mercato “maggior tutela”. In ogni caso, la base di calcolo deve essere a condizioni economiche da privato cittadino non da Ateneo…

ALTRI DUBBI

– È rimasta l’indicazione dei due giorni “di norma”, come già l’anno scorso. Diamo per acquisito che chi ne ha già di più (di due) andrà avanti “in continuità”. Ma chi avesse bisogno di aumentarli? E ancora: rispetto a chi ha cambiato ufficio/sede e responsabile, saranno fatte uguali valutazioni anche nel caso di mansioni ugualmente remotizzabili?

– Per quale motivo non è possibile modificare da subito l’Accordo CGIL-CISL? Serve maggiore elasticità per tutti sia per quanto concerne la reperibilità che nella programmazione delle giornate in presenza (NB: per la funzione pubblica ora la programmazione dovrebbe essere su base annuale e non settimanale)

– A quando la possibilità del “doppio domicilio”. Era stata promessa nell’estate 2021 anche per i telelavoristi, perché ancora non è stata formalmente attuata?
L’ACCOGLIMENTO DI QUESTE RICHIESTE CONSENTIREBBE UNA VERA CONCILIAZIONE E SENSIBILI RISPARMI DI SPESA PER I/LE DIPENDENTI DELL’ATENEO!

COME ABBIAMO GIÀ RIBADITO PER CUB È NECESSARIO RENDERE OPERATIVI DA SUBITO TUTTI GLI IMPEGNI PRESI! ANCHE PER QUANTO CONCERNE I BUONI PASTO DA TEMPO INGIUSTAMENTE NEGATI!

ALTRIMENTI, ANDRÀ CHIARITO A TUTTI I DIPENDENTI UNIBO CHE IL VERBALE DI FINE MARZO È SERVITO AD ALTRI SCOPI. PER NOI AD OGGI SI TRATTA ESCLUSIVAMENTE CARTASTRACCIA PRE-ELETTORALE!