Care colleghe, cari colleghi,
per rispondere ai tagli dell’organico nelle PA, da 20 anni assistiamo a una proliferazione di appalti di servizi (che celano somministrazioni illegittime di manodopera) relativi alle funzioni non spiccatamente amministrative, accompagnati dal preteso efficientamento organizzativo e da paventate ragioni economiche di riduzione dei costi.
Come ricorderete, negli scorsi anni abbiamo cercato di smascherare questo processo anche nel nostro Ateneo. Questo ci ha costretti a continue rincorse e segnalazioni fino ad arrivare a una vera e propria diffida all’Ispettorato del Lavoro per evidenziare alcune macro-criticità rispetto al presidio degli spazi Unibo e alla gestione delle emergenze, in quanto da alcuni anni è invalsa la prassi di individuare impropriamente quali addetti all’emergenza colleghe/i assunte/i dalle società cooperative esterne (vedi link).
A seguito della nostra costante azione sindacale nel dicembre 2023 è stato pubblicato un bando di reclutamento per l’ambito dei servizi di portierato che sta portando all’assunzione di 64 nuove/i colleghe/i. Sono risultati vincitori e vincitrici alcuni/e colleghi/e che da tempo prestavano servizio nelle portinerie tramite appalto. Purtroppo altri/e lavoratori e lavoratrici in appalto, che pur hanno partecipato alla selezione, non sono stati inseriti nella graduatoria in quanto l’Amministrazione non ha inteso prevedere agevolazioni (es. esonero dalla prova preselettiva oppure riconoscimento del servizio in appalto, ecc.) nonostante come sindacato lo avessimo raccomandato.
Ad ogni modo se si pensa che l’Ateneo annovera spazi per 1.036.109,13 mq e coinvolge 6.617 lavoratori di cui 3.382 docenti e 3.235 tecnici amministrativi nonché 96.984 studentesse e studenti (dati autunno 2024) si capisce bene che queste nuove assunzioni soddisfano solo una piccolissima parte delle esigenze dei cosiddetti servizi generali.
A ciò si aggiunge che la scadenza dell’attuale contratto di appalto il prossimo giugno ci consegnerà, sembra, una diminuzione delle future prestazioni a bando. Infatti, quando avevamo evidenziato le esigenze e concordato il potenziamento delle portinerie il datore di lavoro aveva garantito che il personale strutturato e quello in appalto avrebbero lavorato fianco a fianco. Invece ci sono state già segnalate da parte del personale attualmente in appalto riduzioni dell’orario di lavoro, e se questo metodo sarà confermato si genereranno ulteriori scoperture oltre che aggravi sui neoassunti rispetto a quanto concordato.
È chiaro che siamo contente/i di aver conseguito le nuove assunzioni, ma il presidio degli spazi Unibo resta a nostro avviso in sofferenza. Continueremo inoltre a supportare colleghe e colleghi in appalto monitorandone le condizioni di lavoro.
Per tutto questo, in aggiunta alle interlocuzioni portate avanti nel corso dello scorso anno, abbiamo chiesto anche in trattativa sindacale un momento di confronto in relazione alla gara di appalto in via di pubblicazione, sia per capire se saranno garantiti i posti di lavoro tramite le clausole sociali previste per legge sia per ricevere informazioni sul rispetto di livelli salariali costituzionalmente adeguati.
Stavolta possiamo dire che la nostra richiesta è stata accettata dalla delegazione di parte pubblica e vi informeremo sugli esiti.