Care colleghe, cari colleghi,
come CUB SUR da molto tempo sollecitiamo l’apertura di un tavolo sindacale per l’aggiornamento delle linee guida in materia di mobilità interna con l’obiettivo di individuare un metodo che metta in trasparenza i posti disponibili, affinché sia dato un riscontro puntuale alle istanze, personali e di lavoro, di colleghe e colleghi.
Sul punto, da sempre, come CUB proponiamo l’introduzione di una bacheca di annunci per mettere a sistema le richieste di ognuno (link).
Nel mese di febbraio è stato finalmente attivato un tavolo tecnico nel quale, tenuto conto delle vostre e nostre istanze rappresentate nel corso di diversi incontri, sono state rielaborate le regole relative ai nuovi bandi di mobilità, compresi quelli per l’accesso ai ruoli di responsabilità di secondo e di terzo livello.
È stato, innanzitutto, confermato il principio in base al quale tutte le posizioni per l’assunzione dall’esterno, incluse quelle disponibili presso i Campus, saranno prima pubblicizzate tramite bando di mobilità per gli interni.
Vengono meno le CALL (di recente adottate per specifici profili) per lasciare spazio a selezioni svolte sulla base di criteri predeterminati, che si concluderanno con la pubblicazione delle graduatorie degli idonei sulla intranet d’Ateneo, graduatorie che avranno una validità di 12 mesi.
Un’altra importante novità riguarda l’accesso agli incarichi di responsabilità nuovi e vacanti in quanto anch’essi saranno da ora sempre messi a bando.
La cornice di regole introdotta dalle nuove linee guida non assegna però un adeguato rilievo ai punteggi attribuibili in relazione ai titoli acquisiti e alle competenze certificabili. Questi punteggi saranno declinati nell’ambito dei singoli bandi. Purtroppo, ad oggi, i punti assegnabili in sede di colloquio risultano preponderanti rispetto a quelli che le commissioni dovranno obbligatoriamente assegnare. Inoltre, per accedere alla graduatoria finale occorrerà (così come in passato) ottenere un punteggio minimo al colloquio: nessuno in trattativa ha chiesto l’eliminazione di questo “filtro” che noi riteniamo invece inaccettabile.
Come CUB SUR avremmo preferito regolamentare di più le selezioni come se fossero dei concorsi interni, ma siamo comunque abbastanza soddisfatti del prodotto del lavoro svolto che, almeno, appare migliorativo rispetto al passato.
Se l’Ateneo riuscirà davvero a mettere in trasparenza tutti i posti disponibili tramite i bandi di mobilità interna che saranno di volta in volta pubblicati, forse, le ipotesi di mobilità volontaria – quella che oggi si attua attraverso il forms online – diventeranno residuali.
A nostro parere, occorre prendersi del tempo per valutare le prime applicazioni del nuovo sistema di gestione, soprattutto in relazione alle richieste di mobilità volontaria che riteniamo debbano comunque essere soddisfatte con tempistiche adeguate.
Va detto che i Rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori presenti in trattativa per CUB SUR hanno chiesto di mettere a verbale il loro fermo dissenso rispetto a qualsiasi ipotesi di mobilità d’ufficio, stigmatizzando tutte le mobilità attuate con tecniche da ritenersi coercitive.
Rimane non risolta anche un’altra questione, sempre più ricorrente, attribuibile agli eccessivi carichi di lavoro che sfociano in forme di disagio collettivo ai quali, frequentemente, si risponde con la “semplice” soluzione della mobilità per i singoli dipendenti coinvolti; soluzione che, però, non rimuove le cause organizzative, che sono il frutto di errate valutazioni dei processi – che non si semplificano ma si complicano – e di un mancato (e carente) riconoscimento di “punti organico” al personale tecnico-amministrativo.