Care colleghe, Cari colleghi,

al tavolo delle trattative per il prossimo integrativo quasi nemmeno si parla di PEO. Eppure, tutti i Sindacati e financo il Rettore nel corso delle ultime campagne elettorali non hanno fatto altro che promettere “più PEO per tutti”.

Ma, una cosa è “parlare” (cianciare) di PEO, ben altro è trovare le condizioni e i soldi per farle. Lasciamo le ciance a chi durante gli incontri con l’Amministrazione si appisola (salvo pretendere di aver capito tutto e poi ce lo spiega: ringraziamo) e veniamo al punto.

Le PEO per tutti in due/tre anni si possono fare – e se non si faranno è una scelta consapevole.

Intanto, per farle più numerose di come propone l’Amministrazione, ecco qui i conti e un breve commento, che è necessario per fornire una risposta definitiva alle assurde accuse mosse verso CUB di voler “togliere ai colleghi più poveri per dare a quelli più ricchi”.

Veniamo dunque alla proposta di CUB, quella vera.

Posto che l’ammontare del fondo è dato per legge, al momento l’unico modo di finanziare un maggior numero di PEO è trovare risorse tra le finalizzazioni del fondo, senza che nessuno ci perda, o individuare coperture esterne plausibili per alcune delle voci medesime.
Studiando la composizione, CUB ha proposto di pagare alcune indennità FORD con fondi a Bilancio e non dal Salario accessorio.
Questo accorgimento libera risorse che possono essere finalizzate per le PEO.
Semplice e lineare. Nessuna sottrazione a nessuno. Semmai è una “aggiunta”.

Prima di dedicarsi alla lettura, inoltre, ricordate sempre che CGIL, CISL e UIL non hanno inteso cambiare l’Accordo sui criteri PEO sottoscritto solo dai rappresentanti confederali e NON dalla RSU.

Ecco il quadro:

Elementi generali e proposta dell’Amministrazione

Il fondo accessorio diminuisce rispetto agli scorsi anni, ma nella proposta della delegazione di parte pubblica si propone un aumento del fondo relativo alle indennità di responsabilità D così da aumentare il numero di posizioni remunerate.

Per CUB tutta la questione degli incarichi deve essere il momento finale di una analisi organizzativa: solo così le indennità sarebbero commisurate all’effettiva responsabilità. Potrebbero essere in numero inferiore, ad esempio, e in questo modo si potrebbero assegnare indennità più alte a chi davvero ha ruoli di responsabilità.

La diminuzione del Fondo PEO di cui nessuno parla

È costante la diminuzione del fondo PEO. Quest’anno circa 85.000 euro in meno dell’anno precedente. E questo significa passare da circa 400 passaggi l’anno a circa soli 300 passaggi per l’anno 2022.

Perché è meglio destinare maggiori risorse possibili al Fondo PEO?

Rispondiamo con un’altra domanda. È meglio fare TUTTI una PEO ogni 4 anni o avere SOLO PER QUALCUNO un’indennità di 100 euro l’anno tutti gli anni?

Perché ad alcuni sindacati piacciono le indennità e a CUB piacciono le PEO?

Perché le PEO non possono essere perse una volta conseguite e sono pensionabili (vengono cioè conteggiate per la pensione).

Tutte le altre voci del fondo sono invece aleatorie, soprattutto indennità e straordinari.
Tra l’altro – da notare – solo alcune indennità sono distribuite a tutti nella stessa misura. La maggior parte delle indennità sono infatti riconosciute solo in ragione di specificità (disagi o responsabilità) e, così come gli straordinari, vengono assegnate solo a pochi.

Come mai in Unibo servono più di 7/8 anni per ottenere lo scatto PEO?

Soltanto nel nostro Ateneo siamo così in ritardo con le PEO, proprio perché qualcuno preferisce distribuire le indennità, premialità etc.

Quali fondi si potrebbero destinare alle PEO?

Per liberare risorse da destinare alle PEO, CUB ha chiesto di pagare alcune indennità FORD con fondi a bilancio e non dal salario accessorio.

Pagando da bilancio, alcune indennità potranno essere anche aumentate senza creare danno al fondo accessorio. È la nostra proposta di sempre!

Questa volta, con nostra grande gioia e sorpresa, l’Amministrazione ha accettato per quanto concerne le indennità previste da norma di legge:

  • centralinisti non vedenti
  • per attività di vigilanza ai concorsi
  • rischio da radiazioni ionizzanti

Infatti, proprio perché previste da norma di legge, queste possono considerarsi (e essere pagate) anche fuori dall’accessorio.

Dato che anche la figura dell’addetto all’emergenza è prevista dalle norme, abbiamo chiesto di prevedere il pagamento da bilancio anche quelle indennità.

Se questa proposta passasse, i risparmi FORD potrebbero essere destinati alle PEO.

  • 20 mila euro circa per attività di vigilanza ai concorsi, centralinisti non vedenti e indennità di rischio da radiazioni ionizzanti. Grazie a CUB ora pagate da bilancio!
  • 108 mila euro, se le indennità per gli addetti all’emergenza saranno pagate da bilancio, magari anche maggiorate.
  • a quanto sopra potrebbero aggiungersi interamente i 95 mila euro precedentemente destinate all’indennità rischio Covid (importo che, diviso per tutti, ammontava a qualche centesimo al giorno. Nessuno si è accorto di averla percepita, infatti…).

A queste si potrebbero ancora aggiungere i risparmi stabili sul fondo POA (fondo straordinari), dovuto sia al lavoro da remoto sia alle nuove assunzioni. È legittimo ritenere che i residui – calcolati con riferimento al 2019 – possano essere almeno pari a 153 mila, anch’essi da destinare a PEO.

PERCHÉ PIUTTOSTO CHE DARE SOLO A QUALCUNO NON FARE UN PASSETTINO AVANTI A TURNO TUTTI? UN PASSETTINO STABILE E DEFINITIVO PER TUTTI?

LA PROPOSTA CUB NON TOGLIE ALCUNCHÉ A NESSUNO E OFFRE ALLA RSU UNA BASE POTENZIALMENTE UNITARIA DI RIFLESSIONE E DECISIONE. INOLTRE, OFFRE ALLA AMMINISTRAZIONE LA POSSIBILITÀ DI MOSTRARE UNA REALE DISPONIBILITÀ AL DIALOGO E ALLA NEGOZIAZIONE.

 FAITES VOS JEUX