Breve storia del cortocircuito
di un pessimo metodo autoreferenziale

Care colleghe, Cari colleghi,

ecco di seguito una breve sintesi delle ultime vicende relative al nostro salario accessorio 2022.

La plenaria RSU del 12 luglio

Alla presenza dei componenti RSU CISL, CUB, UIL e USB si è potuta costituire la plenaria RSU, che ha prodotto una proposta unitaria che sostanzialmente RIVENDICA maggiori risorse da destinare alla PEO. Tale proposta è stata deliberata in assenza dei membri RSU CGIL che hanno deciso di non partecipare all’assemblea.

Sintesi della proposta deliberata all’unanimità dalla RSU

    • prevedere uno stanziamento POA (prestazioni orarie aggiuntive) pari a 200.000 euro e contestualmente destinare interamente al fondo PEO la riduzione del fondo POA prodotta dall’anno 2018
    • procedere a una più approfondita analisi del fondo FORD nonché fornire alla RSU un’analitica rendicontazione delle posizioni di rischio e disagio che ritiene necessario remunerare anche per l’anno 2022, così da addivenire ad una definizione puntuale della destinazione FORD 2022
    • reperire al di fuori del fondo del trattamento accessorio le risorse per remunerare le indennità per addetti alle squadre d’emergenza (e altre eventuali e ulteriori misure analoghe)
    • DESTINARE AL FONDO PEO OGNI EVENTUALE RISPARMIO stabile derivante dalla razionalizzazione del fondo accessorio.

Sempre all’unanimità dei presenti, la RSU ha richiesto una più dettagliata ricostruzione delle indennità di responsabilità per l’anno 2022 nonché la REVISIONE – a breve termine –  del Regolamento di Organizzazione e del Regolamento per l’attribuzione degli incarichi di responsabilità.

Una proposta che CUB ha votato con estrema convinzione!
Perché questa proposta sta nel solco delle richieste che CUB ha presentato all’Amministrazione (cfr. comunicati del 23.06.2022 e del 12.07.2022).

L’incontro di trattativa del 14 luglio

Da subito la proposta deliberata dalla RSU è stata – senza alcun motivo tecnico – valutata come irricevibile dall’Amministrazione.

È stata “concessa” soltanto una piccola diminuzione – pari a 30 mila euro – del fondo POA (prestazioni orarie aggiuntive). Tale somma non è stata però destinata alle PEO, ma è stata portata in incremento al fondo relativo all’indennità di performance organizzativa (IPO).

Anziché prevedere risorse per circa 30 passaggi PEO in più, si è dunque puntato a distribuire meno di 10 euro a lavoratore. Che lusso!

La trattativa è poi ripartita sull’impianto proposto dalla CGIL che per il 2022 ha rilanciato la necessità di aumentare lo stanziamento FORD e questo nonostante, originariamente, le risorse FORD preventivate come necessarie dall’Amministrazione fossero circa 100.000 euro in meno rispetto al 2021.

Proprio per capire meglio le esigenze FORD la RSU aveva invece chiesto puntuali rendicontazioni di questo fondo. Perché se non ci sono maggiori esigenze, non si possono inventare prevedendo maggiori indennità di reperibilità o altro…

Anche in questo caso CUB vuole sottolineare che si tratta di ulteriori 100 potenziali passaggi PEO che vanno persi, senza che siano state manifestate effettive esigenze sul fondo FORD.
Attenzione: questo significa che, per un’impuntatura CGIL, 100 mila euro sono sottratti alle PEO e al momento destinati al NULLA, a NESSUNO. A meno che non spunti qualche fortunatissimo “Robin Hood al contrario”…

Esito della trattativa

Velocemente definita la destinazione dei fondi che compongono il salario accessorio sulla base della proposta CGIL, la discussione è stata dirottata su impegni estranei all’impianto contrattuale: sulle c.d. dichiarazioni congiunte delle parti.

In particolare, su spinta CISL, la trattativa è andata incentrandosi sull’avvio della revisione dei criteri PEO, mentre rispetto ai compensi extra fondo accessorio, il Magnifico Rettore ha comunicato di voler mettere in campo un incremento del compenso aggiuntivo e ulteriori risorse sui progetti relativi ai Dipartimenti di Eccellenza.
Sul punto ricordiamo che fu CUB la prima e l’unica a chiedere un incremento del compenso aggiuntivo (cfr. il comunicato del 16.05.2020).

La discussione si è protratta su questi temi per circa 5 ore.

Sia a tutti chiaro che:

  • la trattativa sul salario accessorio si è arrestata proprio all’inizio della riunione perché l’Amministrazione aveva già incassato l’assenso della rappresentante territoriale CGIL su tutte le destinazioni del salario accessorio (anche e in particolare sulla forte diminuzione del fondo per le PEO);
  • i criteri PEO attualmente vigenti sono stati definiti concordemente da CGIL, CISL e UIL nel 2019 e CUB (CUB sola) ha sempre e da subito respinto totalmente quelle parametrazioni, che sono contro ogni logica e in contrasto lo stesso concetto di anzianità di servizio.
  • i compensi extra fondo accessorio sarebbero comunque stati assegnati al personale T/A, perché quegli incrementi erano già parte del programma elettorale del Prof. Molari. Quegli incrementi ci spettano da tempo e forse anche nella misura del doppio, ma ringraziamo il Rettore per questo piccolo (ma per noi importante) riconoscimento.

Pertanto, cercando di intercettare l’esigenza di una maggiore giustizia lato PEO, CUB ha richiesto di proseguire la trattativa sulla base della proposta prodotta dalla RSU.
Perché solo attuando tale proposta – grazie alle maggiori risorse PEO – è possibile garantire a tutti quelli che aspettano da tanto tempo almeno un passaggio PEO entro massimo 2 anni.

Ma l’Amministrazione ha proseguito sull’ipotesi già condivisa con CGIL.

L’ipotesi di Accordo

Confezionata l’ipotesi di Accordo, CGIL si è dichiarata disponibile a sottoscriverla solo in caso di sottoscrizione anche da parte di almeno un altro rappresentante confederale.

Tralasciamo i “corteggiamenti” che l’Amministrazione ha indirizzato verso i colleghi CISL per finalizzare la proposta CGIL, e veniamo al dunque…

La Direttrice generale ha imposto un termine brevissimo alla RSU per validare l’ipotesi contrattuale: UNA sola settimana!
UNA sola settimana per individuare giorno e orario di convocazione per intercettare tutti i 36 membri RSU e nonostante le assenze imposte dalle ferie perché “adesso che c’è TEAMS” si può…
UNA sola settimana per deliberare su un’ipotesi ‘prendere o lasciare’ concordata con UNA sola parte del tavolo…
UNA sola settimana perché il testo di Accordo “deve necessariamente essere portato in approvazione al CDA di luglio”.
UNA sola settimana è la misura che la Governance attribuisce alla sbandierata (solo in campagna elettorale) CENTRALITÀ della RSU.

IL RIGETTO DELLA PROPOSTA DA PARTE DELLA RSU

Con deliberazione assunta all’unanimità dei presenti in data 22 luglio, la RSU ha bocciato l’ipotesi di contratto integrativo e ha promosso una consultazione referendaria aperta a tutto il personale T/A sul testo di Accordo.

E adesso verificheremo se quelli che dicono di credere nel “giusto valore della rappresentanza” credono anche negli strumenti di democrazia diretta, e se sarà quindi consentito al Personale T/A di esprimersi rispetto al proprio salario accessorio, come succede in tutti gli atenei d’Italia e come previsto dallo stesso Regolamento RSU attualmente vigente.


TRA INDECISIONI E PREPOTENZE
CHI CI PERDE È IL PERSONALE T/A


Per farla breve, la delegazione di parte pubblica HA RITIRATO LA PRATICA in programmazione per il Consiglio di Amministrazione di luglio.
Perché improvvisamente NESSUNO DEI RAPPRESENTANTI CONFEDERALI SI VUOLE ASSUMERE LA RESPONSABILITÀ DI FIRMARE L’IPOTESI DI CONTRATTO ‘CGIL-UNIBO’. 

E COSA PENSA DI FARE ORA L’AMMINISTRAZIONE?
BLINDARE, CON PREPOTENZA, IL FONDO E IL TESTO DI ACCORDO, IN ATTESA CHE UNA QUALCHE FIRMA PIOVA DALL’ALTO ENTRO L’AUTUNNO.

DA NOTARE CHE IL TERMINE ULTIMO ASSEGNATO ALLA RSU ERA DI UNA SETTIMANA, MENTRE I CONFEDERALI ADESSO HANNO MESI PER PENSARCI.

PER CUB È ANCORA PIÙ EVIDENTE CHE È NECESSARIO RIAPRIRE IMMEDIATAMENTE LA TRATTATIVA SULLA BASE DELLA PROPOSTA DELLA RSU.