Car* collegh*,
come al solito e in tutta fretta si apprestano a firmare l’ennesimo contratto integrativo con lo schema di sempre: PEO per pochi intimi (forse 300 progressioni), mance per qualcuno (COVID 19, (e meno soldi per tutti).
Di sicuro con quest’ultimo contratto si realizzerà una delle tante promesse rivolte al personale tecnico amministrativo dal Rettore Ubertini, le PEO per tutti.
A distanza di 5 anni, manca solo un anno alla conclusione del suo mandato, saranno circa 800 i fortunati dipendenti che potranno vantare una progressione orizzontale (500 nel 2019 e circa 300 nel 2020).
Certo non è mai troppo tardi, e quindi noi tutti creduloni ci aspettiamo il grande rush finale. Ricordiamo però che Dionigi nell’ultimo anno di mandato rimise al subentrante la realizzazione di cotanto benessere economico: uno scattino.
Un pensiero va ai tanti colleghi già pensionati e a quelli che si apprestano ad andare in pensione. A loro resterà solo un desiderio lungo 15 anni e parecchi soldi in meno.
A chi resta mancano gli stessi soldi, ma di questo passo possono ambire ad ottenere un record di longevità senza PEO. Il merito va sempre al Magnifico Rettore e alle sigle sindacali che da sempre ci convincono che l’unico contratto possibile e vantaggioso è quello che firmano.
Torniamo alle miserie contabili del contratto integrativo 2020 (totale dipendenti 2.883 al 1 febbraio 2020)
Fondo per le PEO categoria BCD circa 307.000 euro (pari a circa 300 progressioni), mentre per gli EP sono a disposizione 19.000 euro (pari a circa 15-17 progressioni).
Non riconoscono nemmeno quanto previsto dal contratto nazionale, ovvero lo 0,1% del monte salari 2015 da destinare alle PEO (mancano 100.000 euro per circa 100 progressioni)
Fondi per le indennità di responsabilità BCD 1.683.000 (questo fondo nessuno è disposto a toccarlo) (534 dipendenti)
Fondi per posizione e risultato EP 1.773.000 (diminuisce di poco) (196 dipendenti)
Fondo per l’indennità di performance organizzativa (IPO) 1.777.000 euro (-142.000 euro rispetto al 2019)
Straordinari 303.000 euro (-150.000 euro)
Indennità FORD 640.000 euro (+100.000)
Per il 2020 con il FORD si intende riconoscere il disagio di chi ha lavorato in presenza in periodo di COVID, o chi ha contribuito al miglior funzionamento della didattica on line, per ALMA Orienta e per chi farà vigilanza agli esami di ammissione. Questo costo eccezionale viene pagato con il fondo ordinario FORD!!
Buono pasto in LAE, c’è la disponibilità a riconoscerlo, ma solo dopo a decorrere dalla firma del contratto!
Oggi si tiene una riunione di plenaria RSU in preparazione dell’incontro di trattativa di domani.
CUB continua a chiedere:
– maggiori risorse per il fondo PEO
– DIMEZZAMENTO del fondo per gli STRAORDINARI;
– Ripristino dell’erogazione del BUONO PASTO a decorrere dal mese di marzo.
– Indennità per i maggiori costi sostenuti dai dipendenti per LAE utilizzando fondi extra contratto
– MAGGIORE CHIAREZZA nella definizione delle nuove indennità del fondo FORD. Le nuove indennità devono essere coperte da fondi straordinari e non dal fondo accessorio.
– REGOLAMENTAZIONE del lavoro agile con particolare riferimento ai tempi lavoro ai diritti/doveri, ai permessi e al diritto alla DISCONNESSIONE.
Per CUB queste proposte dell’Amministrazione sono per metodo e per risorse totalmente insufficienti.
Oggi, proveremo a fare la nostra parte per trovare una convergenza in RSU tra tutte le sigle sindacali, nella prospettiva di spingere l’Amministrazione a dare un peso importante al riconoscimento delle PEO e a disporre quante più risorse aggiuntive per indennizzare, sostanzialmente tutti i dipendenti, che a vario titolo e con grande senso del lavoro si sono accollati costi personali per continuare a dare un servizio di alto livello a studenti e docenti…
E siamo persino disposti a credere di poter trovare condivisione all’interno della prossima RSU! |