Care colleghe, cari colleghi,

abbiamo deciso di promuovere un sit-in sotto Palazzo Hercolani per il 23 settembre ore 12.30 a seguito di quanto accaduto il 18 agosto (per info clicca qui!) che solleva interrogativi seri sul tema della sicurezza in Ateneo e sulla qualità del confronto sindacale all’interno della nostra comunità lavorativa.

Invitiamo tutte e tutti a partecipare! Rivolgiamo questo invito in particolare a chi svolge un ruolo di rappresentanza: agli RLS, innanzitutto, chiamati a una funzione delicata e fondamentale, e a tutte le RSU, indipendentemente dall’appartenenza sindacale. Su questioni così rilevanti, è essenziale una voce unitaria.

Abbiamo letto, in queste settimane, alcune comunicazioni di altre sigle sindacali che – nel tentativo di screditare la denuncia presentata dalla CUB agli Organi di vigilanza – sembrano distogliere l’attenzione dai temi reali, preferendo la polemica ad un agire per tutte/i.

Vogliamo però segnalare che lo scorso giugno, durante la prima riunione RSU, era stata da noi proposta e poi approvata all’unanimità una delibera per chiedere al Rettore l’ampliamento del numero degli RLS, proprio in considerazione della complessità crescente delle situazioni di rischio e della necessità di un presidio più forte sul tema della sicurezza in Ateneo.

Oggi, gli RLS CUB quando esercitano il loro mandato vengono criticati – non per aver agito impropriamente – semplicemente per aver fatto ciò che era doveroso fare.

È un segnale preoccupante!

Il crollo del soffitto a Palazzo Hercolani, evento grave che poteva avere conseguenze ben peggiori, ha reso evidente quanto il sistema attuale presenti lacune. Di fronte a tutto ciò, l’Amministrazione ha convocato per oggi una riunione per illustrare – non certo per ascoltare e poi concordare – un nuovo sistema di gestione della sicurezza.

Tuttavia:

• gli RLS non sono stati coinvolti nel percorso di definizione di questo nuovo sistema, nonostante le numerose richieste formali di partecipazione poste da CUB;

• la documentazione è stata inviata con soli tre giorni di anticipo, in violazione delle più elementari regole di trasparenza e confronto sancite dai CCNL;

• il sistema proposto non appare conforme ai requisiti normativi e manca di reale coerenza rispetto ai bisogni concreti emersi negli ultimi anni.

Anziché avviare un processo condiviso, l’Ateneo ha scelto di nuovo la via unilaterale.
E questo è reso possibile anche dall’inerzia sindacale che scoraggia chi evidenzia le criticità e isola le voci fuori dal coro.

Ma per noi la rappresentanza non è un titolo da conservare o una sedia da tenere in caldo: è una pratica da esercitare, con serietà, con confronti e analisi collettive e con la volontà di trasformare le condizioni reali di lavoro di tutte/i.

Noi di CUB non pensiamo che la conflittualità sindacale sia un modo di fare tanto per fare, che sia un fine a sé sufficiente. Il nostro approccio non è né ideologico, né radicale, né muscolare.

Pensiamo che la contrattazione sia un mezzo che ha senso solo se parte da una lettura chiara e autentica del contesto e se mira a migliorare le cose in modo verificabile.

Per questo chiediamo a tutte e tutti, anche a RLS e RSU delle altre sigle, di essere presenti al sit-in di martedì 23 settembre. Un gesto piccolo, ma importante… una comunità che prende parola quando non viene ascoltata.

Noi saremo lì con la voglia di costruire un ambiente di lavoro migliore per tutte e tutti!