Care colleghe e cari colleghi,

alla luce delle numerose distorsioni e incomprensioni che si stanno diffondendo, desideriamo aggiornarvi in merito alla riorganizzazione della filiera rifiuti in Ateneo avviata nella primavera del 2024.

Un breve riepilogo

Grazie alla mobilitazione di colleghe/i (comunemente noti come “NUTER”), che da oltre vent’anni di fatto lavorano “in autogestione” nel settore dei rifiuti, con particolare riferimento ai rifiuti speciali (sanitari, chimici, biologici, RAE, materiali di scavo ecc.) da tempo sono state presentate proposte e suggerimenti per migliorare questi contesti di lavoro. Obiettivo della mobilitazione era quello di individuare una perimetrazione organizzativa (uffici/settori) e definirne gli scopi (attività da svolgere, mission) come avviene in tutti gli ambiti di lavoro in Ateneo.

Dopo mesi di dialoghi infruttuosi con la Governance, nel 2024 si è arrivati a una vera e propria protesta, sostenuta da CUB che ha portato all’attenzione dell’Ateneo la seria preoccupazione legata alla sicurezza e alla scarsa attenzione alla sostenibilità ambientale correlata “alla cattiva organizzazione della gestione dei rifiuti in Ateneo che versa in una situazione di grande incertezza e confusione riguardo la corretta attribuzione di obblighi e responsabilità civili e penali di tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nella filiera di produzione/gestione del rifiuto, sia esso speciale o urbano”.

Questo gesto estremo ha determinato quella che sembrò una svolta: la DG, su indicazione della Prorettrice Vicaria, aveva infatti disposto la creazione di un Gruppo di Lavoro (GdL) con l’incarico di redigere un nuovo regolamento e riorganizzare l’intera filiera.

Cosa è stato fatto

Il Gruppo di Lavoro, composto da personale con esperienza nella gestione rifiuti, ha operato in modo efficace e in meno di sei mesi ha:

– redatto il nuovo Regolamento di Ateneo;

– avanzato proposte di riorganizzazione operativa;

– avviato la stesura di un manuale tecnico per il personale coinvolto nella gestione dei rifiuti.

Le criticità ancora aperte

Tuttavia, il percorso benché non se ne parli è stato ostacolato da immotivati ritardi (quasi un sistematico boicottaggio) da parte dei Dirigenti coinvolti che di fatto hanno:

  • frenato la formalizzazione di una struttura organizzativa nonché la progettazione di percorsi formativi per il personale coinvolto;
  • lasciato alla discrezionalità dei singoli l’adozione di un software open source sviluppato internamente, utile per censire e gestire correttamente i flussi di rifiuti (o di altri sistemi di monitoraggio).

Un dubbio (o peggio…)

Va inoltre rimarcato che nell’ambito del contratto integrativo aziendale 2024 erano stati stanziati oltre 100 mila euro – a titolo di indennità FORD – per consentire a colleghe/i di operare in base ad un inquadramento formale come previsto dalla normativa vigente. Ma durante l’ultimo incontro con il GdL, il Dirigente APOS (delegato anche per le relazioni sindacali) avrebbe dichiarato che i fondi accantonati, pur non essendo stati spesi, sono stati rinviati per motivi di bilancio al 2026. Una assurda contraddizione posto che di anno in anno i fondi del contratto integrativo devono essere erogati e non sono mai possibili riporti agli anni successivi.

Le nostre richieste

Alla luce di quanto sopra, chiediamo:

  • chiarezza sull’utilizzo dei fondi del contratto integrativo stanziati per le indennità FORD;
  • una seria accelerazione per l’attuazione della riorganizzazione della filiera, a partire dalla formalizzazione dei ruoli e dall’avvio dei percorsi formativi fino al riconoscimento delle mansioni, anche in collegamento ai fabbisogni di punti organico, per evitare la dispersione delle professionalità.

La riorganizzazione della filiera dei rifiuti in Ateneo deve essere attuata! E il nostro impegno sindacale proseguirà per garantire che il processo venga portato a termine nel rispetto della dignità, della sicurezza e della professionalità dei lavoratori coinvolti.

È necessario – da subito – che i temi della sicurezza e sostenibilità ambientale siano agiti in Unibo nella più ampia collaborazione di tutte/i!