| Care colleghe, cari colleghi,
come vi avevamo preannunciato, abbiamo intrapreso una serie di azioni nell’interesse di tutto il personale TA, a cominciare dalla comunicazione al Prefetto dello stato di agitazione inviata in data 16/06/21.
Alleghiamo il documento per maggiore informazione.
Ci rivolgiamo al Prefetto perché non ci convince il metodo per il calcolo della costituzione del fondo per la contrattazione decentrata e dei risparmi da LAE.
Come è noto, vogliono concludere in tutta fretta le trattative per il contratto integrativo 2021 e portarlo all’approvazione del Consiglio di Amministrazione del 21 giugno 2021
Tutto questo mentre è in corso la campagna elettorale per il nuovo Rettore, senza che lo stesso futuro Rettore possa essere interpellato. A tale proposito, alcuni candidati hanno affermato che ritengono inopportuno questo atteggiamento; mentre altri, cogliendo le nostre segnalazioni, per rimediare a questa forzatura già prevedono interventi integrativi a modifica degli accordi contrattuali che si vuole approvare in CdA, che sono in tutta evidenza il frutto del copia/incolla dei contratti degli anni scorsi.
Riteniamo che tanta fretta con l’omissione del parere o del consenso del nuovo Rettore non ha abbia alcuna motivazione plausibile. Non cadiamo nella mistificazione dei tempi necessari per completare la procedura di effettuazione delle PEO. E’ un falso problema: è l’Ateneo di Bologna che si ostina a prevedere tempi così lunghi attraverso una procedura “selettiva” forzatamente complessa. E’ stucchevole citare le altre Università per rendersi conto che una procedura PEO dura molto meno di 6 mesi.
Va anche segnalato che il Regolamento per le PEO non è cambiato e che l’anno scorso la procedura è stata avviata nella seconda settimana di luglio!
Quindi, oltre a manifestare la nostra contrarietà all’ipotesi di accordo integrativo 2021, ci poniamo una semplice domanda:
perché si vuol firmare questo contratto integrativo prima che si conosca il nome del futuro Rettore?
Con il vostro sostegno continueremo a portare avanti le giuste rivendicazioni del personale TA dell’Università di Bologna.
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