Dopo gli scioperi generali del 22 settembre e del 3 ottobre, che hanno visto scendere in piazza più di due milioni di persone in tutta Italia, il 28 novembre ci sarà un nuovo sciopero generale di tutte le categorie contro la finanziaria di guerra.
La legge di bilancio 2026 è una vera e propria manovra di guerra.
L’economia di guerra produce e alimenta il continuo genocidio in Palestina e sottrae risorse alle vere necessità della popolazione.
Fermare oggi con urgenza la guerra e l’economia che la sostiene significa ribadire le priorità sociali del mondo del lavoro, dei disoccupati/e e dei pensionati/e, a partire dal salario, dalla lotta alla precarietà lavorativa e di vita e dal rafforzamento dei servizi pubblici. L’inflazione erode il potere d’acquisto, che non viene recuperato attraverso la contrattazione, mentre il sistema fiscale finisce per pesare in misura sempre maggiore su chi ha redditi più bassi, accentuando le disuguaglianze invece di ridurle.
Le necessità improrogabili sono quelle legate al finanziamento del servizio sanitario nazionale, della scuola pubblica e della ricerca, di un piano casa per rispondere al caro affitti e all’emergenza abitativa, della sicurezza sul lavoro e della transizione ecologica.
Invitiamo tutti e tutte all’assemblea pubblica il giorno 18 novembre ore 18.30 presso il C.S. CostArena in via Azzo Gardino n. 48 per costruire insieme un’altra grande giornata di mobilitazione in occasione dello sciopero del 28 Novembre.
Scioperiamo per una società diversa, più giusta e solidale.
Scarica la locandina in formato JPG o in formato PDF
Per leggere le ragioni dello sciopero clicca qui!
