Il 26 settembre, in occasione dello sciopero nazionale del comparto aereo-aeroportuale e indotto promosso da CUB Trasporti, la mobilitazione al Cargo di Malpensa ha visto una forte partecipazione di lavoratori e studenti. Mentre si rivendicavano salari dignitosi e condizioni di lavoro sostenibili, si denunciava anche il coinvolgimento diretto degli aeroporti nella logistica militare e nell’invio di armi a Israele.

Nonostante il presidio di Malpensa fosse comunicato alle autorità e si sia svolto in maniera ordinata, la Commissione di Garanzia ha tentato di ostacolarlo, con un intervento che ha assunto i tratti evidenti di un’intimidazione politica. Un attacco a chi alza la testa contro lo sfruttamento, la guerra e la complicità del Governo italiano nel genocidio.

Ancora una volta, chi lotta per tutte/i noi, viene ostacolato, mentre miliardi pubblici finanziano il riarmo e sono sottratti a scuola, università, sanità e trasporti.

“Non ci intimidiscono” dichiara CUB Trasporti che continuerà a organizzare scioperi e blocchi. Dalla parte giusta. Quella di chi lavora, di chi resiste, di chi dice basta al genocidio.

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