Il 5, 6, 7 Aprile si terranno le elezioni per eleggere la nuova RSU, organismo unitario di rappresentanza sindacale in Ateneo.
In Unibo, ad elezioni già indette, è accaduto che il discorso del personale T/A per l’inaugurazione dell’anno accademico 21/22, sia stato tenuto dal Coordinatore CGIL, in rappresentanza della sola lista CGIL, senza il coinvolgimento della RSU.
E questo nonostante sia ben chiara e nota a tutti la previsione regolamentare in base alla quale:
“L’Assemblea plenaria della R.S.U., unica titolare di ogni potere di indirizzo e deliberativo in merito alle scelte di tipo politico-sindacale ed organizzativo, nel rispetto dei diritti e nella salvaguardia delle prerogative dei singoli componenti:
[…] 11. decide sulla partecipazione a momenti pubblici della vita universitaria.”
Qui di seguito trovate il link al comunicato del 25 febbraio con il quale abbiamo denunciato pubblicamente il metodo che per l’ennesima volta la CGIL ha utilizzato per violare le prerogative RSU, con l’avvallo dell’Amministrazione (clicca qui!)
La sintesi è subito detta: la CGIL ad ogni elezione chiede il voto dei lavoratori e ottenuti i seggi (per consolidare prerogative e permessi sindacali in capo agli eletti) NON si presenta al momento delle riunioni, facendo mancare il numero legale e/o NON si rende disponibile alla convocazione configurando di fatto una situazione che qualcuno potrebbe chiamare di «boicottaggio».
Si rende NON operativo l’Organo – democraticamente eletto – in rappresentanza di tutto il personale dell’Ateneo, disinnescando ogni opinione dissenziente per consolidare la linea politica dei sindacati confederali.
Ecco il “giusto valore dalla rappresentanza” marchiato CGIL: potersi relazionare direttamente con il datore di lavoro, senza attivare il confronto interno alla RSU, così da far pesare il potere del proprio sindacato, che, grazie alle intese a livello nazionale, in sfregio all’art. 39 della Costituzione, ha sempre il potere di firmare, vincolando tutti.
Questo “modello” di rappresentanza viene costantemente applicato dagli eletti CGIL in Unibo, per ogni tema, in tutte le discussioni, persino per quanto concerne il Contratto integrativo, strumento attraverso il quale si decide chi fa le PEO, chi avrà straordinari in pagamento, la misura (e la natura) delle indennità da corrispondere ad alcuni…
(è un dettaglio che solo per quest’anno la CGIL non abbia firmato il contratto integrativo, contratto fotocopia del precedente. Si è trattata di un “finto dissenso” per cercare di “recuperare” il consenso perso nell’ambito dell’elezione dei rappresentanti al Senato Accademico… in ogni caso, comunque, alla firma hanno provveduto UIL e CISL, senza passare dalle RSU (su questo puoi consultare il comunicato dell’11 giugno 2021 – clicca qui!).
IN SINTESI: si fanno votare, vi chiedono consenso, per poi neutralizzarlo del tutto.
Cosa ne pensate di questo “modello” di rappresentanza?
È questo il valore della rappresentanza? Agire in modo meramente autoreferenziale, solo per cercare di consolidare il “potere” del proprio sindacato?
Chi parla per il personale T/A all’inaugurazione dell’anno accademico, senza essersi prima confrontato democraticamente, senza nemmeno aver prima condiviso i contenuti del proprio discorso, secondo noi parla solo a nome di sé stesso, di certo NON opera in rappresentanza di tutti i lavoratori, perché rappresentata solo una parte e NON la RSU, che eletta democraticamente, rappresenta tutti i lavoratori.
Il sistematico e consapevole annientamento della RSU d’Ateneo da parte di CGIL, CISL e anche UIL (per ragioni variamente opportunistiche) ha prodotto i risultati (disastrosi) e i NON risultati (che si potevano ottenere) che tutti sappiamo.
Sono anni che sperimentiamo questo metodo, che si è tradotto, si traduce e si tradurrà in una costante perdita di diritti e reddito dei lavoratori dell’Ateneo… a meno che … a meno che non venga fermato!
Che senso ha ora, per i sindacati confederali, ricercare il consenso dei lavoratori in termini di voti per la RSU solo per continuare a mantenere lo stato di fatto delle relazioni sindacali e annullare in concreto l’Istituzione (RSU) per la quale si va a chiedere il voto?
ALLE PROSSIME ELEZIONI PER LE RSU, CUB chiede il voto ai lavoratori per una nuova rappresentanza!
Vogliamo per i lavoratori dell’Ateneo una rappresentanza di base, libera dai diktat dei sindacati che già a livello nazionale hanno smesso da trent’anni di tutelare diritti e reddito dei lavoratori.
CUB propone una rappresentanza che abbia la disponibilità di confrontarsi con tutti, anche sui temi più nuovi, e che trovi nel confronto democratico, anche aperto, diretto e di lotta, il giusto valore della rappresentanza quale strumento di tutela delle lavoratrici e dei lavoratori Unibo. |