Su istanza delle studentesse e degli studenti, che da mesi e mesi insistono sul punto, il Senato Accademico ha finalmente preso una posizione in relazione sul Genocidio in atto a Gaza e nei territori palestinesi.
Accogliamo con grande soddisfazione questa presa di posizione ufficiale da parte dell’Ateneo che riconosce realmente i crimini del governo israeliano.
Ci preme sottolineare però come gli Organi accademici si siano allineati tardivamente alle posizioni da tempo emerse in tutta la comunità Unibo. Un ritardo che altre Università non hanno avuto.
Ancora, la posizione assunta appare purtroppo parziale e attendista perché ancora non sono state interrotte tutte le collaborazioni con Israele e con l’industria bellica.
Il Rettore è intervenuto sul punto centrale della mozione modificandola ed evitando ancora una volta di prendere misure concrete su questo punto. Infatti, dalla richiesta di interruzione di tutti i rapporti si è passati a un generico monitoraggio degli stessi che rischia di essere l’ennesima scusa per non prendere l’unica posizione possibile e concreta di fronte al genocidio.
Per noi si tratta di una grave contraddizione riconoscere il genocidio e disattendere ai provvedimenti che internamente l’Ateneo deve adottare.
In più, occorre dire che il Rettore dopo aver emendato la proposta degli studenti, al momento del voto si è pure astenuto. Penserà il Rettore di astenersi anche quando dovrà rappresentare per l’Ateneo la posizione del Senato Accademico?