Quando i governi non sentono, non vedono, non parlano i popoli si organizzano:
sono centinaia gli uomini e le donne provenienti da 44 Paesi a sostegno del Popolo Palestinese

Una lezione di solidarietà, coscienza civile e partecipazione che la CUB sosterrà con ogni mezzo

 

Il sistematico sterminio del Popolo Palestinese da parte di Israele prosegue indisturbato.

Dai Governi di molti Paesi occidentali e in particolare da quello italiano si è levato, al più, solo un ridicolo balbettio: nessuna condanna, sanzione, intervento o seria iniziativa diplomatica nei confronti di un Paese che perpetua un vero e proprio genocidio, colpendo in Palestina bambini, donne e uomini inermi.

Ormai la verità è emersa e non riescono più a nasconderla: il vero obiettivo di Israele è, in fondo è sempre stato, quello della deportazione dei Palestinesi dalle loro terre.

La CUB, con la partecipazione di altre sigle del sindacalismo di base, in difesa del Popolo Palestinese e per sollecitare un intervento del Governo italiano, ha indetto vari scioperi generali.

L’iniziativa della Global Sumud Flotilla, nella cui organizzazione sono stati impegnati militanti CUB, è per noi una iniziativa esemplare, perché partita dal basso e perché riapre uno spiraglio di speranza per il Popolo Palestinese e per il futuro dell’intera umanità, imprigionata da tempo all’interno di pericolose logiche guerrafondaie.

L’arrogante minaccia arrivata ai volontari che si sono imbarcati per convogliare via mare gli aiuti al Popolo Palestinese è solo uno degli ultimi atti che manifesta l’aberrante ferocia con cui agisce il Governo di Israele, sostenuto dall’esecutivo USA.

La CUB continuerà a promuovere tutte le iniziative necessarie per sostenere e allargare il già ampio consenso popolare esistente nei confronti della Global Sumud Flotilla.

Oltre allo sciopero dei lavoratori portuali la CUB promuoverà l’allargamento a tutti i settori – trasporti, sanità, scuole e fabbriche – nel caso si dovessero determinare situazioni di pericolo per i volontari imbarcati in tale spedizione umanitaria.

NON RESTEREMO A GUARDARE IN SILENZIO
MA REAGIREMO CON DETERMINAZIONE!

L’ignobile ipocrita silenzio del Governo italiano sarà rotto dalla determinazione di una crescente mobilitazione in tutti i settori.

NON È IN NOSTRO NOME CHE ISRAELE
RIUSCIRÀ A CONTINUARE QUESTO MASSACRO!

3 settembre 2025                                                                                    CONFEDERAZIONE UNITARIA DI BASE