Non è più possibile restare zitti e buoni…
È ora di prendere la parola.
Il silenzio del Governo rispetto al genocidio del Popolo Palestinese è vergognoso. Riprovevole l’ossequiosa compiacenza che Meloni&soci manifestano nei confronti di Israele, tentando di sabotare qualunque pronunciamento della comunità internazionale nei confronti degli assassinii di uomini, donne e bambini, ordinati dal sanguinario Netanyahu.
Costituisce un oggettivo pericolo la decisione dell’Esecutivo di aumentare la spesa militare, in spregio della volontà della maggioranza degli italiani che non vogliono la guerra e sanno anche bene che poi a pagare sono sempre le masse popolari, le lavoratrici e i lavoratori, mentre lucrano gli speculatori di morte e distruzione. Facciamo quotidianamente i conti con i tagli alla Sanità, alla Scuola, all’Università, ai Trasporti e con l’erosione del Welfare. Per non parlare del caro affitti: si nega il Diritto all’Abitare, da inserire urgentemente in Costituzione.
Altro che spese militari, guerra, economia di guerra e rilancio occupazionale nell’industria bellica. Salari e pensioni sono la reale emergenza in Italia.
Anche l’ISTAT smaschera le bugie governative: dal 2019 al 2024 a fronte di una inflazione del 21,6%, i salari sono cresciuti solo del 10,1%: la differenza in negativo è, quindi, dell’11,4%.
Tutto ciò mentre la produzione industriale è calata, in 2 anni, del 6%, facendo decrescere il numero dei contratti a tempo determinato.
E nonostante ciò, aumentano i morti sul lavoro.
La disoccupazione si è attestata al 6,5%, a cui si aggiunge un tasso di inattività del 33,4%, calano gli occupati tra i 24 e 44 anni.
Le famiglie in povertà assoluta crescono dal 2024 e sono ormai all’8,4% del totale (2,2 mln) mentre la rinuncia alle prestazioni sanitarie è cresciuta del 7,5% dal 2023!