Da anni in Ateneo si parla della conciliazione vita-lavoro, senza averla mai sperimentata. Orario di lavoro, ferie e permessi all’Alma Mater sono concessioni dall’alto.

Sul tema dell’orario di lavoro Unibo raggiunge davvero IL PEGGIO: le linee orarie sono imposte dal responsabile gerarchico, APOS impone una flessibilità in entrata di massimo 30 minuti. E tutti noi ci schiantiamo di fronte all’evidenza quando uno dei nostri bimbi cambia scuola o per altre necessità di famiglia dobbiamo pregare il nostro responsabile per un cambio di linea oraria.
In questi casi – ad oggi – occorre che il responsabile, quello buono, si faccia istante e perori presso APOS la richiesta di cambio orario sulla base di motivi che possono essere solo organizzativi.

In realtà, in questo caso, anche il CCNL dice tutt’altro. Ma noi no, in Unibo ci dobbiamo sempre agganciare ai motivi organizzativi, quindi ce li inventiamo anche se non ci sono.

Sulle ferie, PEGGIO ANCORA!
Ricordiamo tutti il furto dei giorni di ferie ai lavoratori a tempo determinato.
L’amministrazione prevede la chiusura di tutti gli uffici nelle due settimane centrali del mese di agosto. Solo pochi colleghi espressamente autorizzati dal DG possono lavorare in quelle settimane. Gli altri, tutti gli altri, devono programmare le ferie considerando che gli uffici ad agosto devono stare chiusi o comunque lavorano a orario ridotto (anche su questo ci sarebbe tanto da dire, lo sappiamo tutti, è un altro problema da risolvere, non ci dilunghiamo).

Che tipo di Amministrazione è quella che si autoimpone una chiusura così lunga? Forse qualcuno non sa quale è il ruolo della nostra Istituzione? Forse qualcuno non sa che immatricolazioni, bandi di concorso, servizi informatici, gestione rifiuti e altro non si possono fermare?
Che amministrazione è Unibo, un’amministrazione che fa programmare le ferie per chiudere?

Per CUB le ferie si programmano per stare APERTI!
E si chiude solo se il personale non è sufficiente a gestire i servizi…

Mentre si spremono le ferie per consentire chiusure prolungate delle strutture, ci si fa belli con le “ferie solidali”, istituto che ci vede contrari per due motivi: 1) perché “esonera” il datore di lavoro dai doveri “solidali” che ha verso i/le dipendenti. Se un collega non ci sta dentro con le ferie perché ha seri problemi familiari o personali deve essere il datore di lavoro a trovare il modo di venirgli incontro, non altri colleghi con le loro ferie; e 2) perché il fatto che le ferie non sono più considerate un diritto non cedibile crea un precedente pericoloso, come spesso accade con ciò che viene imbellettato da una patina “buonista”.

Glissiamo sul tema permessi. Solo una domanda, su tutte: possibile che per un lutto in famiglia l’anzianità di servizio si interrompa? Questo purtroppo avviene in tanti altri casi “odiosi”, anche per la gamma di “congedi Covid”.

Nessuno si aspetta che i giorni o periodi di assenza vengano calcolati come presenza. Solo in alcuni casi è così, lo sappiamo… Ma è davvero possibile che in Ateneo si giochi sul concetto di continuità di servizio per annullare, o meglio cancellare giorni di servizio effettivamente prestato?

Caso esemplare è il calcolo dell’anzianità di servizio ai fini PEO. Questo calcolo avviene per anni, quindi si considerano solo gli anni interi! CUB ha sempre proposto un calcolo a giorni, mentre i confederali tutti, consapevolmente TUTTI, hanno accettato che per poche giornate di assenza (o anche magari perché assunti il 16 di gennaio), molti di noi perdessimo il turno. Per poche giornate, infatti, tanti di noi hanno perso dei passaggi (altri invece sono in attesa per i motivi che sappiamo).

Sarà così anche ai fini PEV? CUB già nel 2019 aveva chiesto un calcolo a giorni.
Il regolamento PEV deve essere rivisto anche per questo motivo. Lo abbiamo sempre detto! Purtroppo, però, ancora oggi nei bandi PEV già pubblicati si trovano oscure formulazioni dei requisiti di partecipazione [anzianità di servizio di almeno 3 anni continuativi nella categoria C, calcolata al netto delle assenze che ai sensi della normativa vigente non fanno maturare anzianità di servizio (come da allegato 1). Si specifica che per anno si considera la durata convenzionale di 365 giorni].

I SINDACALISTI DI PROFESSIONE CONTINUANO A FAR FINTA DI NON SAPERE, MA SE NON SANNO QUESTE COSE SECONDO NOI POSSONO METTERSI A FARE ALTRO! VOI CHE DITE? A NOI PIACEREBBE POTER DISCUTERE APERTAMENTE DI QUESTI TEMI NELLA PROSSIMA RSU. VOGLIAMO UN CAMBIAMENTO, VOGLIAMO UNA VERA RAPPRESENTANZA, BASTA CON QUESTO PANTANO!


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