Chissà perché c’è tanta fretta di concludere il contratto integrativo 2021.
Dov’è la fretta?
Nel fare le solite poche PEO?
Nel fare male altre e poche PEV?
Nel definire quanto straordinario regalare?
Nel continuare a NON voler mettere mano alle tante e pletoriche Posizioni Organizzative che prosciugano il fondo accessorio e pregiudicano le progressioni orizzontali?
Non è neppure iniziata la contrattazione dell’integrativo (per cui sul banco c’è pochissimo) che già l’Amministrazione e i Confederali hanno fretta di firmare, volendo sottoscrivere l’accordo entro metà giugno.
È autoevidente a chiunque che FRETTA-NON-C’È… e NON DEVE esserci.
Dopo il favoloso contratto firmato all’alba del suo mandato nel 2015 (ricordiamo senza PEO) il Magnifico Rettore in carica/in scadenza si appresterebbe a firmare anche il settimo contratto integrativo! Ovviamente mancando clamorosamente la promessa di permettere una misera progressione per tutto il personale TA.
Questo, nonostante la trattativa in corso per la sigla del contratto nazionale 2018-2021 che potrebbe modificare la composizione del fondo accessorio (anche se la nostra fiducia nella capacità negoziale dei sindacati confederali è pari a zero)… e nonostante la campagna elettorale in corso per l’elezione del nuovo Rettore… durante la quale tutti i candidati e le candidate si sono dichiarati pronti a rivedere o aumentare il fondo per il salario accessorio e si sono detti “scandalizzati” per la miserabilità dei nostri stipendi.
Il nostro punto di vista è chiaro e lineare: TUTTI i candidati rettore si sono espressi per un cambio radicale nelle politiche del personale… cosa questo riservi è ancora poco chiaro…. Potrebbe andare pure peggio di ora… potrebbe piovere!
Ma, se vogliamo dare valore ad affermazioni da tutti loro condivise, allora occorre essere coerenti: nessun contratto integrativo può essere siglato dal rettore in cessazione…
Il contratto integrativo 2021, per coerenza e garbo istituzionale che certo non manca in altre circostanze, andrebbe almeno condiviso con il nuovo Rettore, il cui nome sarà noto al 30 giugno. Questo darebbe modo al futuro Rettore di impostare e orientare sin da subito le politiche per il personale TA, di applicare più democratiche relazioni sindacali e consentirebbe all’elettorato di verificarne l’attendibilità delle sue promesse elettorali: SUBITO.
Non solo, eviterebbe per noi tutti di pagare forse l’ultimo dazio al Magnifico Rettore in carica e alle sigle sindacali per che da anni stanno mortificando qualsiasi nostra aspettativa economica e professionale. Non fatevi ingannare da chi prefigura l’impossibilità di effettuare le PEO. Solo l’Ateneo di Bologna ci mette sei mesi a concludere una procedura di progressione orizzontale
INVIEREMO QUESTA RICHIESTA AL RETTORE IN CARICA E A TUTTI I CANDIDATI E LE CANDIDATE |