Per recepire i suggerimenti del governo sui weekend lunghi, la scorsa settimana abbiamo deciso di iniziare a festeggiare già il giovedì sera. Proprio quel pomeriggio, il Tribunale di Milano ha emesso una sentenza importante: ha condannato il Teatro alla Scala a risarcire le spese legali e le mensilità perse dalla lavoratrice ingiustamente licenziata, a seguito del procedimento disciplinare per aver semplicemente gridato “Palestina libera” (clicca qui per tutte le info). Una decisione che riafferma con forza il diritto dei lavoratori a esprimere ciò che è giusto, senza subire rappresaglie.

La CUB di Milano è stata in prima linea fin dall’inizio, organizzando mobilitazioni, presidi e scioperi, per difendere la “maschera” ingiustamente licenziata e i diritti di tutti i lavoratori del teatro. Ringraziamo di cuore tutti coloro che hanno sostenuto la CUB e la lavoratrice, partecipando attivamente alle iniziative, aderendo alle raccolte firme e dimostrando una solidarietà concreta e determinata. Questa vicenda dimostra quanto sia essenziale organizzarsi e tutelare i propri diritti.

Essere presenti non conta tutto, ma cambia ciò che conta: la consapevolezza di aver fatto la propria parte.

Venerdì scorso abbiamo partecipato alla manifestazione a Bologna, in occasione dello Sciopero Generale contro la finanziaria di guerra, contro la contrattazione a perdere e per investimenti che rispondano ai bisogni concreti delle persone: di chi lavora, dei pensionati e di chi oggi è escluso dal mercato del lavoro. La mobilitazione chiedeva anche l’introduzione del reddito minimo garantito (siamo l’unico Stato UE a non essersi adeguato) e la rivalutazione di tutti i salari, opponendosi alle pratiche che svuotano diritti e potere d’acquisto.

Sabato pomeriggio, partecipando alla grande manifestazione di Milano, siamo stati al fianco del popolo palestinese che continua a morire nella propria Terra in una nuova coltre di silenzio. Ascolta gli interventi di Mattia Scolari (CUB Milano), Federico Giusti (CUB Pisa) e di Walter Montagnoli cliccando qui e qua!
Abbiamo, inoltre, ribadito il nostro impegno per i diritti, la libertà e la giustizia, solidarizzando con tutte le persone colpite da provvedimenti giudiziari per le azioni di sensibilizzazione a sostegno del Popolo palestinese e della propria autodeterminazione.

E adesso, sappiamo che la lotta non finisce qui!
Ogni passo, ogni voce, ogni gesto di solidarietà costruisce un presente migliore e ci ricorda che siamo dalla parte giusta della storia. Continueremo a camminare insieme, con la determinazione e la leggerezza di chi sa che lottare per la giustizia sociale e la solidarietà internazionale può essere anche un momento di gioia e di fiducia condivisa.

CUB Scuola Università e Ricerca Bologna