Dal 2007 i RLS (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza negli ambienti di lavoro in Ateneo) designati da CUB si distinguono all’interno della compagine RLS presente in Unibo.

Un gruppetto composto da lavoratrici e lavoratori, sino a oggi promotore di innumerevoli sopralluoghi svolti all’interno dei luoghi di lavoro dell’Ateneo su richiesta dei singoli lavoratori, in autonomia o insieme al Servizio di Prevenzione, Medicina del Lavoro o Fisica Sanitaria, per verificare salubrità degli ambienti, rischi presenti durante le attività, benessere psicologico e tutela ambientale o entrare nel merito di particolari situazioni di fragilità.

Innumerevoli sono le proposte elaborate, ne citiamo solo qualcuna a titolo di esempio.

  • supporto psicologico continuativo avvalendosi delle competenze Unibo;
  • formazione obbligatoria, monitoraggio riferibile alla partecipazione a tutti i livelli;
  • addetti squadre emergenza, valorizzazione ruolo attivo e motivante per il personale;
  • Disaster Manager, introduzione dell’Unità specialistica per le emergenze;
  • pulizie, revisione del processo di verifica della qualità del servizio;
  • stress lavoro correlato, miglioramento dei criteri di valutazione partecipando a entrambi i Gruppi di lavoro per la redazione dei documenti di valutazione (2015 e 2021);
  • mobilità ciclabile per spostamenti intra lavoro e garanzie assicurative correlate;
  • mansioni specifiche e dovuto riconoscimento (es. carrelli elevatori);
  • flusso web e mail per migliorare informazione e comunicazione al personale;
  • archivi documentali web consultabili da remoto in favore della condivisione;
  • criteri premiali per le strutture più virtuose in tema di salute e sicurezza;
  • risorse idriche e riduzione della produzione di rifiuti, soluzioni innovative;
  • isole ecologiche nei distretti, laboratori di recupero AEE e ciclo-officine;
  • Medicina del Lavoro e Servizio di Prevenzione, potenziamento risorse umane e mezzi.

Diverse le campagne di sensibilizzazione attuate o svolte insieme a realtà del Territorio in favore della Salute di tutta la comunità come:

  • biciclettata di sensibilizzazione per il collegamento Risorgimento/Lazzaretto del 2016;
  • revisione modello scheda rischi del lavoratore presenti nell’attività di lavoro;
  • verifica dei manuali Salute e Sicurezza presenti nelle strutture;
  • verifica piani di emergenza delle strutture Unibo.

Diverse anche le interlocuzioni e le segnalazioni agli organi di sorveglianza per sordità di dirigenti o rettori. Su tutte:

  • la denuncia all’ASL per la scarsa qualità dei servizi di pulizia che ha portato la direzione Unibo a pagare una cospicua multa, evitando il penale grazie agli stessi RLS-CUB;
  • la segnalazione ad ARPAE e ASL per l’amianto sulle coperture di alcune strutture dell’Ateneo o verso privati prospicenti gli edifici Unibo (Lazzaretto Esculapio o ex Distart).

Grazie ai riconoscimenti ottenuti sul campo, alla passione e alla continua formazione, la nostra attività ha spaziato anche in ambiti esterni, consentendoci di attivare reti con altri settori come Poste, Cooperative, aziende metalmeccaniche, Comuni, enti statali, Sanità, Regione e realtà associative. Questa collaborazione ci ha portato anche a elaborare proposte e denunce sul Territorio come:

  • la denuncia per il degrado della copertura in eternit dell’Accademia di Belle Arti (risolta dopo anni di mobilitazioni);
  • l’interlocuzione con assessorato alla mobilità del Comune di Bologna per il percorso ciclabile Risorgimento-Bertalia e la richiesta di implementazione ciclo-officine nei distretti, gestite anche da studenti.

La nostra intenzione è di continuare a svolgere questa attività così impattante sulla nostra vita. Ovviamente consapevoli dei nostri errori, ma serve comunque il vostro supporto perché energie e motivazioni non sono illimitate.

Siamo consapevoli del nostro “piglio”, ma altrettanto degli ostacoli: la crescente assenza di contraddittorio con le direzioni dell’Ente, la smodata cura dell’immagine e la strumentalizzazione del “bisogno” di ordine pubblico da parte dell’Ateneo, insieme a un peggioramento delle condizioni di lavoro messe in atto dai governi, ci portano a ritenere che la tutela della Salute della Comunità di Ateneo (studenti compresi) e dell’Ambiente in cui si svolgono le attività e in cui sorgono gli edifici non sia certo una priorità.

Così, anche dall’inizio della pandemia, gli RLS e RSU CUB in Ateneo hanno chiesto subito:

  • la sospensione, in via precauzionale, di ogni attività al pubblico nonché di consentire ai lavoratori di non recarsi al lavoro per motivi di salute pubblica;
  • per i tecnici e gli amministrativi chiamati in presenza per attività indifferibile, rendere disponibile idonea certificazione (all’epoca necessaria), effettuando sopralluoghi sul posto per verificare dotazioni di sicurezza, igiene dei locali e Protocolli Covid.

E successivamente, quando è stato disposto il rientro in presenza, siamo intervenuti per i motivi che hanno portato allo SCIOPERO AZIENDALE del 18 novembre 2021.

Per noi, la tutela ambientale e la prevenzione della salute nei luoghi di lavoro sono una priorità da sempre, riconoscendoci nei principi fondanti di CUB che nella sua storia ha sempre messo davanti a tutto la cultura della tutela dell’ambiente, la prevenzione degli infortuni e la tutela della Salute nei luoghi di lavoro denunciando sempre e mobilitandosi contro i risparmi operati da aziende private ed enti pubblici.

Qualcuno ricorderà certamente Dante De Angelis, RLS-CUB, macchinista delle ferrovie di stato licenziato per aver denunciato e messo in atto, per primo, mobilitazioni che hanno portato a conoscenza dell’opinione pubblica e dei magistrati le criticità del sistema manutentivo causa di numerosi disastri come Crevalcore nel 2005 o Viareggio nel 2009.

Vi salutiamo affettuosamente invitandovi a partecipare al voto per chiudere subito la questione RSU e magari consentirci maggiore agibilità.

Gli RLS-CUB Fabia Rocchi, Stefano Benaglia, Valentina Salada