Come sapete per “non ingolfare il Senato Accademico” (semi cit.), il Rettore ha deciso di non calendarizzare la mozione del Consiglio Studentesco contro Israele e le aziende belliche (leggi qui!).

Qualcuno dice sia stato un gesto di grande responsabilità istituzionale per evitare che un “atto politico disturbasse il sereno fluire dei lavori”.

La stampa locale, del mattino stesso, ha fatto cassa di risonanza a 32 professori (circa lo 0,9% dei docenti Unibo) che hanno dichiarato essere “sbagliato interrompere i rapporti di collaborazione” che la mozione prende di mira.

Apprendiamo, però, che i lavori del Senato Accademico di martedì si sono svolti in pochissime ore. La discussione, infatti, si è conclusa prima delle undici del mattino (fatto che ci dicono del tutto inedito), nonostante temi di tutto rispetto di cui vi riportiamo quelli che a noi sembrano strategicamente complessi:
– illustrazione della relazione sulla valutazione della ricerca di Ateneo 2024;
– estensione dell’accordo quadro con Fondazione Bologna Business School (BBS);
– proposta di modifica del Regolamento per l’affidamento di incarichi di insegnamento;
– ratifica degli atti relativi ad un procedimento disciplinare studenti a carico di MD;
– ratifica di un accordo per la realizzazione di un Campus della filiera formativa tecnologico-professionalizzante “Emilia-Romagna”;
– revisione misure di incentivazione e premialità sui progetti competitivi;
– analisi del bilancio consolidato UNIBO al 31/12/2024;
… e tanti altri!

Dobbiamo forse pensare che la protesta studentesca — troppo viva, troppo fastidiosa — sia addirittura stata l’occasione perfetta per inabissare anche altri temi che avrebbero richiesto una discussione molto approfondita?

Appare evidente che per come si sono svolti i lavori, il tempo per trattare la mozione studentesca ci sarebbe stato, pure in avanzo.

Ma davvero i Senatori docenti e TA sono così sussiegosi e distaccati rispetto a temi così fondamentali per la nostra Comunità?